martedì 22 dicembre 2009

…DI NUOVO COME UN TEMPO, SOPRA L’ITALIA INTERA, FISCHIA IL VENTO E URLA LA BUFERA…

Certe volte hai bisogno di vedere le cose da una diversa angolatura, così, per avere la giusta dimensione d’insieme. Per guardare con maggiore attenzione i dettagli che ti sfuggono, per operare una sintesi fra l’io e il tutto, per scoprire il nesso fra il problema personale e quello più generale. Certe volte hai bisogno di guardare dentro di te, per capire come siamo sprofondati così velocemente in un abisso simile. Certe volte hai bisogno di condividere con altri come te il disagio, la rabbia, l’amore…certe volte hai un bisogno struggente di evadere dalla gabbia personalizzata in cui siamo rinchiusi, per ritrovarti con quelli come te e chiamarli, come una volta, compagni e fratelli.
Certe volte hai bisogno di ritrovare i simboli, i colori, i canti che sono stati scenografia e colonna sonora delle tue ribellioni. Certe volte hai bisogno di ritrovare la memoria, di riannodare i fili di un percorso, di una storia annichilita dalla volgarità dilagante. Certe volte hai bisogno di fuggire da telefonini, telecomandi, televendite, telecazzate. Certe volte hai bisogno di guardare te stesso negli occhi per ritrovare coraggio, dignità, non disperazione…e allora ti tocca salire sui tetti, sotto un sole rovente estivo oppure sferzato dai gelidi venti d’inverno. E lì, dall’alto, appaiono più piccole le meschinerie e le miserie dei nostri tempi; sembra più piccolo anche il boss più potente.
E lì, in alto, ritrovi tutto quanto il tuo splendore di classe.

Dedicato alle compagne e ai compagni che sono sui tetti.

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