lunedì 18 gennaio 2010

RICEVO E PUBBLICO UN INTERESSANTE COMMENTO SULLE LEZIONI DI ITALIANO DEL MAESTRO ONGARO

Ho assistito ieri sera per caso alla trasmissione di telepordenone “Parlare italiano si può…” 5^ lezione di prima alfabettizazione di lingua italiana per stranieri, annunciata come “remake”delle lezioni del maestro Manzi degli anni sessanta.
Erano le 21.30, ora in cui ogni immigrato, appena sbarcato, guarda telepordenone, per perfezionare le sue conoscenze linguistiche e culturali, munito di carta e penna come richiesto dal maestro. Il nostro ipotetico corsista, da casa, dopo appena due ore di lezione già svolte in precedenza, doveva confrontarsi con: i pronomi personali, quali “essi” ed “egli”(che tutti noi usiamo quotidianamente..), verbi irregolari quali “bere”e “venire” declinati nella stessa lezione al presente, passato e futuro, con tanto di spiegazione con termini di “metalinguistica”! Il nostro corsista, dunque, conosce già la differenza tra gli articoli “gli”, “lo”, femminile e plurali irregolari e viene confrontato dopo due ore di lezione a dimostrativi e possessivi usati assieme in un ricco dialogo dal medico di famiglia (che l’immigrato appena giunto nel nostro paese contatta immediatamente!).
L’ultimo esercizio proposto è degno di grande interesse: con notevole rilevanza didattica si chiede di trovare l’errore in “i occhi”e “le mane”!
A questo punto, da straniera che ha dovuto a suo tempo confrontarsi con le difficoltà della lingua italiana, ho davvero invidiato la formidabile capacità linguistica dei presunti fruitori del corso, se dopo due ore di lezione siamo arrivati a questi livelli di competenza, l’integrazione è cosa fatta, in quanto questi straordinari corsisti già parlano meglio dei “nativi”, non sempre in grado di usare “egli” ed “essi” con disinvoltura. Non vedo l’ora di sentire la prossima lezione; penso, a questo punto, che si farà un utile “excursus”, come dice il maestro, nell’uso dei congiuntivi… magari al passato …..

Sono curiosa di vedere il test finale associato alla relativa certificazione. Mi permetto, da insegnante di lingua straniera, responsabile delle certificazioni internazionali, di suggerire le seguenti modalità:
- Individuare in questura, presso l’ ufficio “rilascio permesso di soggiorno”, gli immigrati che hanno seguito il corso con profitto e che dovranno chiedere il permesso più o meno cosi: “Essi sono abilitati a fornire codesto documento? in tal caso verrò a ritirarlo quando egli me lo comunicherà”, o, in alternativa, fare recitare un pezzo della “divina Commedia”, possibilmente con l’accento di Pordenone.

Marie Claude Cayrat

p.s Suggerisco, infine, di cambiare il titolo della trasmissione in :“Parlare italiano……ma come si può!”

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